Istituito nel 1888 presso l'ex convento del Carmine e dedicato ad Arrigo Boito, ha avuto origine dalla Scuola di Musica fondata da Maria Luigia nel 1819 e trasformata in conservatorio nel 1888. Qui insegnarono il maestro concertatore e direttore d'orchestra, Arturo Toscanini (1867-1957) e Ildebrando Pizzetti (1880-1968). La Biblioteca musicale del Conservatorio, istituita nel 1889, è una sezione specializzata della Biblioteca Palatina. Nel corso degli anni si è andata arricchendo con fondi donati e materiale acquistato. Tra i fondi originari vanno ricordati: l'archivio musicale della Reale Scuola di Musica, l'archivio musicale dei Borbone-Parma, l'archivio musicale Maria Luigia, i libri di musica e letteratura musicale tratti dai fondi non musicali della Biblioteca Palatina e l'archivio musicale del Conte Stefano Sanvitale. Il palazzo, di pregevole fattura, ricavato dall'ex convento, merita una visita per il bel chiostro interno.
Sala per concerti Giuseppe Verdi
Sala per concerti Giuseppe Verdi
Il Chiostro
Busto di Arturo Toscanini
La trasformazione di un luogo preesistente in uno spazio per la musica costituisce sempre una sorta di miracolo. L'apertura, dopo i lavori di adattamento, di palazzi storici, chiese, edifici industriali (quasi sempre salvati da un inevitabile destino di abbandono) diventa spesso un evento ancora più inatteso dell'inaugurazione di progetti sorti dal nulla. Così è avvenuto per l’Auditorium del Carmine, austera e silenziosa presenza, da secoli posta accanto al vivace e sonoro Conservatorio, che diventa ora un nuovo luogo di incontro e di cultura per la città di Parma, quasi resuscitato dalla fresca energia vivificante della musica. Lo spazio affascinante, definito dalla cornice gotica dell’architettura, è stato riprogettato per consentire la creazione di un palcoscenico e di una platea adatti per l’esecuzione della musica, e l’arredamento acustico - contrapposto, con il suo profilo tecnologico, alla solennità delle arcate a sesto acuto - ha risolto i tanti difficili problemi di un corpo variamente segmentato e dalle complicate e, a volte, imprevedibili prospettive sonore. I vistosi pannelli orientabili, costruiti con lo stesso legno di pino di cui è fatta la cassa degli strumenti ad arco, possono modellare un immaginario contenitore armonico, variabile a seconda del tipo di musica che verrà eseguita. La prima chiesa ed il primo convento del Carmine vennero costruiti nel 1273, grazie alla munifica donazione di Lanfranco Bacchetti che lasciò i propri beni affinché l'ordine carmelitano, che prima non era presente, si insediasse in Parma. Successivamente “Il Senato parmense, sotto la Prevostura di Giacomo Mandriano, ottenuta la licenza del Senato di Milano circa l'anno 1334, diede libertà a suaccennati padri di poter avanzarsi sopra il muro del Torrente Parma, ad oggetto di poter ridurre il Convento e la Chiesa a maggior perfezionamento; ed in più nobile simmetria”. La torre campanaria fu costruita nel 1565, anche con il concorso del Comune di Parma. Il chiostro maggiore del convento fu sistemato definitivamente nel 1583, come la sagrestia eretta in ordine dorico. La pianta della chiesa risulta quanto mai irregolare proprio per le aggiunte successive di cappelle laterali, alcune gotiche, ed altre rinascimentali, tutte più o meno rimaneggiate in epoca barocca. Gli affreschi tardo-gotici sono stati strappati, quasi integralmente, e collocati in deposito alla Galleria Nazionale. Essi testimoniano generalmente l’influsso lombardo - particolarmente del Foppa - e tendevano ad esaltare, anche pittoricamente, l’architettura gotica delle volte. Sono tutti databili intorno al 1480 circa. Frammenti dunque che testimoniano una vitalità particolare, non solo religiosa, ma anche culturale. L'organo Weigle dell'Auditorium del Conservatorio di Parma risponde ad un criterio fonico particolarmente interessante nella sua adattabilità a qualsiasi repertorio organistico: lo strumento, realizzato da una delle grandi ditte organarie tedesche, consta di 30 registri reali disposti su 3 manuali e pedale su base rigorosamente classica secondo i canoni della grande tradizione germanica ma intonati in modo da poter tradurre fedelmente i vari repertori organistici europei. La dislocazione dello strumento, posto nella chiesa del Carmine, ora Auditorium, su di un soppalco sopra il portale di entrata, ricalca fedelmente, a sua volta, la disposizione originaria degli organi nordici, in vista di una ottimale resa fonica. Tutto questo fa di quest'organo una significativa esclusività nell'odierno panorama della produzione musicale dei conservatori italiani, per cui potrà ospitare senza problemi Recitals dei più svariati generi.
Esterno dell'Auditorium
Interno
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